Apnee notturne nel russatore

Il russamento è precursore e manifestazione dell' OSAS = obstructive sleep apnea syndrome = sindrome di apnea nel sonno su base ostruttiva.

Durante il sonno, la lingua, come tutti i muscoli, perde fisiologicamente una buona parte del suo tono muscolare e tende a cadere un poco indietro nell'orofaringe ma ciò non è sufficiente a produrre russamento e tanto meno apnee.

Se sono presenti, invece, una o più cause di riduzione di pervietà, la caduta all'indietro della lingua, induce ulteriore restringimento del calibro delle vie aeree fino alla loro occlusione e conseguente apnea ostruttiva (il torace effettua comunque i movimenti respiratori).

 

Quando l'ossigeno nel sangue raggiunge valori che il cervello recepisce come pericolosi il sonno diviene più superficiale, il tono della muscolatura aumenta, la lingua si sposta in avanti, la via aerea si libera e il soggetto può nuovamente respirare, ma il ciclo si ripete anche varie centinaia di volte per notte.

A lungo andare i recettori che misurano l'ossigeno nel sangue divengono più insensibili, le apnee si prolungano anche per un minuto o più e le respirazioni normali vengono attuate in fasi di bassa ossigenazione (ipossiemia) e aumento dell'anidride carbonica (ipercapnia) sempre più marcate il che induce un progressivo decadimento delle funzioni organiche e un innalzamento considerevole dei rischi. Durante la fase di apnea si ha ipossiemia, ipercapnia, ipertensione arteriosa, tachicardia che nei casi più avanzati può essere sostituita dalla bradicardia, risvegli continui più o meno coscienti e conseguente sonno frammentato, movimenti corporei scoordinati.

 

Il decadimento della qualità del sonno può indurre il soggetto ad assumere dei sonniferi che aumentando la perdita del tono muscolare, causando una maggiore caduta della lingua e l'aggravamento della situazione.

L'ipossiemia, l'ipercapnia, l'aumento della pressione arteriosa potrebbero essere la causa dell'accadimento statistico, soprattutto notturno, degli infarti cardiaci, delle emorragie cerebrali e delle morti repentine.

Le statistiche evidenziano che circa il 50% degli adulti sopra i 50 anni russa (soprattutto maschi), e di questi una buona parte va incontro a pericolose fasi di prolungate e frequenti apnee notturne. Con l'avanzare dell'età la percentuale degli adulti interessati aumenta e la differenza tra i due sessi tende a pareggiarsi. Le statistiche degli studi polisonnografici individuano livelli di apnee ritenuti estremamente gravi e pericolosi per la vita in circa il 5% della popolazione totale.

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